Il territorio
Padovani gran dottori, recita la famosa filastrocca. Perché è proprio a Padova che ha sede la seconda Università più antica d’Italia, dove insegnò anche Galileo Galilei. In campo vitivinicolo il territorio padovano più conosciuto è senza dubbio quello dei Colli Euganei, colline di origine vulcanica dove moscato giallo e bordolesi hanno fatto la storia, ma riserva belle sorprese anche nella zona di Bagnoli e delle Corti Benedettine.
Colli Euganei: caratteristiche pedoclimatiche
La maggior parte dei vigneti della DOC Colli Euganei si trova sui versanti collinari e nella fascia pedecollinare del Parco Regionale istituito nel 1968. Ogni colle possiede un profilo unico, con diverse composizioni dei suoli - dalle marne e argille, ai calcari, alle trachiti - e microclimi differenti, a carattere prevalentemente temperato mediterraneo. Accanto alla vite crescono olivi, castagni, roveri e acacie e, a sud, la macchia mediterranea.
Colli Euganei: i vitigni
Il vitigno di più antiche tradizioni qui è l’aromatico moscato giallo, mentre le varietà bordolesi hanno trovato qui un habitat molto favorevole a partire dalla fine dell’Ottocento.
Altre varietà tradizionali a bacca nera del territorio sono il raboso Piave e alcune varietà minori di recente riscoperte, come la marzemina nera bastarda, la corbinella, la corbinona, la pataresca. Tra le varieta a bacca bianca, la garganega, la serprina e la pinella.
Colli Euganei: i vini
La “perla” della denominazione è sicuramente il Fior d’arancio DOCG. Prodotto in tre versioni: fermo (secco), spumante (dolce) e passito, offre particolare finezza gustativa e complessità aromatica. Merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc, carmenère esprimono particolare eleganza in vini monovarietali o in blend. Possiamo definire quello dei rossi euganei uno “stile bordolese veneto” di grande stoffa, con vini potenti, aggraziati e longevi.
Bagnoli: caratteristiche pedoclimatiche
A Est dei Colli Euganei, ai margini della celebre zona termale padovana, la DOC Bagnoli comprende un’area di pianura di millenaria tradizione agricola, Le vigne poggiano su terreni di origine sedimentaria-alluvionale, ricchi di limo e sostanze organiche e la vicinanza dei Colli Euganei garantisce una buona e costante ventilazione.
Bagnoli: vitigni e vini
Qui la produzione vinicola di qualità è centrata sul raboso Piave, vitigno autoctono di antica tradizione veneta che dà origine al Friularo DOCG, vino di grande temperamento, ideale per un lunghi affinamenti. Prodotto con almeno il 90% del vitigno, lo si trova anche in versione Riserva, Vendemmia Tardiva e Passito. Molto interessante è anche il Bagnoli Spumante, da fiularo vinificato in bianco o in rosato secondo il metodo classico.
Corti Benedettine: caratteristiche pedoclimatiche
Nelle campagne a Sud di Padova si incontrano alcune grandi corti agricole circondate da mura, edificate a partire dal XII secolo, grazie a donazioni della Curia padovana ai monaci Benedettini. Oggi questo territorio, che presenta un clima temperato mediterraneo, corrisponde alla DOC Corti Benedettine del Padovano. I terreni sono prevalentemente pianeggianti di origine sedimentaria e composti in varie percentuali da limo e sabbie.
Corti Benedettine: vitigni e vini
Nel territorio della DOC vengono allevate in prevalenza varietà internazionali ed alcune autoctone tradizionali come il raboso Piave, il refosco dal peduncolo rosso, il tai (tocai friulano), il moscato giallo. Molte le tipologie di vino prodotte, in prevalenza monovarietali e caratterizzati da morbidezze fruttate e rotondità.
