Il territorio
Dici Treviso, ma pensi Prosecco. Perché la Marca è conosciuta in tutto il mondo per il suo spumante d’elezione, forte dei suoi numeri da capogiro in due DOCG e una DOC. Il territorio però offre molto di più e deve molto alla Scuola Enologica di Conegliano e ad alcuni illustri personaggi come il prof. Luigi Manzoni. Da provare i rossi del Montello e i due rari passiti della zona.
Conegliano Valdobbiadene: caratteristiche pedoclimatiche
Tra Treviso e Belluno, una serie di catene collinari disposte in direzione est-ovest si spinge fino alle Prealpi: è la zona di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Qui i vigneti si spingono su versanti scoscesi chiamati localmente “Rive”, una parte delle quali è divenuta Patrimonio Culturale dell’Umanità Unesco.
Il clima è mite e i terreni sono di varia composizione con presenza di arenarie e calcari, marne e argille.
Conegliano Valdobbiadene: Vitigni e vini
La glera è la protagonista quasi assoluta, affiancata da altre antiche varietà come il verdiso, la bianchetta, la perera. Se ne ricava il diffusissimo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, quasi prodotto da metodo charmat, ma che si può trovare anche come Metodo Classico o Col Fondo.
Sulle colline di Valdobbiadene, il Superiore di Cartizze, prodotto da una zona ristretta, rappresenta il cuore e vertice qualitativo della denominazione.
Asolo-Montello: caratteristiche pedoclimatiche
Con al centro le splendide architetture della cittadella di Asolo, le due DOCG Asolo Prosecco Superiore e Montello insistono in un’area collinare con suoli di marne calcaree, particolarmente vocata alla viticoltura. L’altopiano del Montello è famoso per la sua “terra rossa”, data dalle alte componenti ferrose e argillose contenute nella roccia madre calcarea: un substrato perfetto per donare struttura e complessità in particolare ai vini rossi.
Asolo-Montello: vitigni e vini
Dalla varietà glera si produce l’Asolo Prosecco Superiore DOCG, fine, sapido e minerale. Le altre varietà sono impiegate per la produzione di vini monovarietali: manzoni bianco, cabernet sauvignon, merlot, carmenère. L’eccellente qualità dei rossi da taglio bordolese si concentra nel Montello DOCG. Di interesse è il recupero della recantina, varietà che ha rischiato l’estinzione. Il vino si presenta di corpo, tannico, sapido e fruttato.
Colli di Conegliano: vitigni e vini
L’incrocio Manzoni bianco è il protagonista del Colli di Conegliano Bianco DOCG, con saldo di pinot bianco e chardonnay. Il Colli di Conegliano Rosso DOCG è prodotto invece con merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc e marzemino. Le gemme preziose sono però due vini passiti: il Refrontolo Passito DOCG, dal vitigno marzemino, e il Torchiato di Fregona DOCG, prodotto artigianalmente con glera, verdiso e la ormai rara boschera.
Belluno: vitigni e vini
La provincia di Belluno, oltre a ospitare la varietà glera per la produzione della DOC Prosecco, conta sul lavoro di giovani viticoltori e viticoltrici che propongono un modello di viticoltura sostenibile. Qui si vinificano antiche varietà come la bianchetta, la pavana, la turca, la trevisana nera, ma anche merlot, chardonnay, pinot nero e teroldego, puntando a una viticoltura senza uso della chimica e ai vitigni resistenti.